Si è sempre dibattuto sull’utilità di utilizzare fondi passivi (es. ETF) piuttosto che quelli attivi (es. Fondi comuni di investimento).
Comunemente i primi si contraddistinguono da commissioni di gestione più basse (perché è minore l’intervento del team di gestione) mentre i secondi possono incamerare costi di gestione più alti (in quanto il gestore effettua interventi per ottimizzare il portafoglio).
Mentre i primi sono più ottimizzanti nelle fasi di mercato in cui i rendimenti sono più compressi, i secondi sono preferibili nelle fasi di bull market o comunque nelle fasi in cui la volatilità è più marcata, dove la selezione dei titoli, e quindi il fattore umano, è fondamentale per cercare di cogliere le migliori occasioni nel mercato e quindi sovraperformare il benchmark.
Quindi quali scegliere ??
La risposta come sempre sta nel mezzo, in quanto l’atteggiamento più corretto potrebbe essere quello di utilizzarli entrambi con il giusto compromesso; sempre più portafogli finanziari infatti raggiungono l’ottimizzazione grazie all’utilizzo di un mix di gestione attiva e passiva.
Per maggiori informazioni potete contattarmi tramite:
✔ whatsApp al numero 347-7982680
✔ indirizzo email marco.pompili@pfafineco.it
✔ messaggio privato su LinkedIn www.linkedin.com/in/marco-pompili
✔ pagina social https://www.facebook.com/profile.php?id=100089785914398

